Cristiana Falcune su ruolo del gaming per l’espansione del Metaverso

L’idea del Metaverso, racconta Cristiana Falcone CEO e membro del Consiglio di Amministrazione della JMCMRJ Sorrell Foundation, è iniziata nella narrativa scritta decenni fa da Orson Scott Card e Neal Stephenson, i quali hanno creato entrambi degli spazi generati dal computer in cui i loro personaggi trascorrevano parte delle loro giornate. Giochi come Second Life, Minecraft e Roblox hanno rappresentato un primo assaggio del Metaverso che sarebbe venuto dopo. In alcuni di quei giochi, infatti, i giocatori usano materiali virtuali per costruire oggetti con cui equipaggiano poi i loro avatar, espandendo la metafora del Metaverso verso la vita reale.

I “progenitori” del Metaverso

Epic Games vede Fortnite, il suo videogioco più di successo, come qualcosa di più di una semplice avventura in stile Hunger Games. È un posto dove giocare, stare con gli amici o guardare un film. E ha anche ospitato concerti di musicisti reali, come Travis Scott e Ariana Grande. In Beat Saber, invece, le persone competono in giochi in cui oscillano le braccia al ritmo della musica popolare di Lady Gaga e Billie Eilish. In Echo VR, i giocatori si sfidano in un gioco che unisce il frisbee definitivo e il ruba bandiera nello spazio. Facebook e Microsoft, anche se questi “progenitori” hanno gettato le basi verso il Metaverso, vedono il mondo virtuale non solo come un posto in cui giocare e divertirsi, ma anche vivere e lavorare. Una tendenza che, durante la pandemia di Covid-19, è cresciuta sempre di più, tanto che alcune aziende stanno già iniziando a creare uffici digitali per connettersi con i colleghi che si trovano dall’altra parte del mondo.

Quando entreremo nel mondo virtuale?

Per intanto, l’attività sul Metaverso, ricorda Cristiana Falcone nei suoi blog di tecnologia così come la sua espansione, che deve molto ai videogiochi apparsi negli ultimi vent’anni, rimane in gran parte sperimentale e nessuno sa ancora come diventerà tra qualche anno e se, effettivamente, un giorno riusciremo a entrare in questo mondo virtuale. Tuttavia ci sono già tanti leader mondiali, dalla Disney al produttore di supercar Ferrari, che stanno già parlando di quando i consumatori troveranno i loro prodotti nel Metaverso. O in più Metaversi. E queste affermazioni non devono lasciarci stupiti: oggi i mondi di gioco del Metaverso sono diventati vere e proprie esperienze sociali, quindi oltre a giocare, si può fare davvero tanto altro. L’idea dei giochi sociali è già stata inserita nel mondo virtuale, ma nei fatti quest iultimi lo hanno preceduto di diversi anni. Man mano che questi giochi sociali cresceranno in popolarità, i nuovi arrivati li useranno in modi inaspettati. Per esempio, la rappresentante degli Stati Uniti, Alexandria Ocasio-Cortez di New York, sta già utilizzando i giochi online per aiutare a raccogliere fondi per beneficenza. E le famiglie li hanno utilizzati per organizzare feste di compleanno durante la pandemia.

Cristiana Falcune su ruolo del gaming per l’espansione del Metaverso

L’idea del Metaverso, racconta Cristiana Falcone CEO e membro del Consiglio di Amministrazione della JMCMRJ Sorrell Foundation, è iniziata nella narrativa scritta decenni fa da Orson Scott Card e Neal Stephenson, i quali hanno creato entrambi degli spazi generati dal computer in cui i loro personaggi trascorrevano parte delle loro giornate. Giochi come Second Life, Minecraft e Roblox hanno rappresentato un primo assaggio del Metaverso che sarebbe venuto dopo. In alcuni di quei giochi, infatti, i giocatori usano materiali virtuali per costruire oggetti con cui equipaggiano poi i loro avatar, espandendo la metafora del Metaverso verso la vita reale.

I “progenitori” del Metaverso

Epic Games vede Fortnite, il suo videogioco più di successo, come qualcosa di più di una semplice avventura in stile Hunger Games. È un posto dove giocare, stare con gli amici o guardare un film. E ha anche ospitato concerti di musicisti reali, come Travis Scott e Ariana Grande. In Beat Saber, invece, le persone competono in giochi in cui oscillano le braccia al ritmo della musica popolare di Lady Gaga e Billie Eilish. In Echo VR, i giocatori si sfidano in un gioco che unisce il frisbee definitivo e il ruba bandiera nello spazio. Facebook e Microsoft, anche se questi “progenitori” hanno gettato le basi verso il Metaverso, vedono il mondo virtuale non solo come un posto in cui giocare e divertirsi, ma anche vivere e lavorare. Una tendenza che, durante la pandemia di Covid-19, è cresciuta sempre di più, tanto che alcune aziende stanno già iniziando a creare uffici digitali per connettersi con i colleghi che si trovano dall’altra parte del mondo.

Quando entreremo nel mondo virtuale?

Per intanto, l’attività sul Metaverso, ricorda Cristiana Falcone nei suoi blog di tecnologia così come la sua espansione, che deve molto ai videogiochi apparsi negli ultimi vent’anni, rimane in gran parte sperimentale e nessuno sa ancora come diventerà tra qualche anno e se, effettivamente, un giorno riusciremo a entrare in questo mondo virtuale. Tuttavia ci sono già tanti leader mondiali, dalla Disney al produttore di supercar Ferrari, che stanno già parlando di quando i consumatori troveranno i loro prodotti nel Metaverso. O in più Metaversi. E queste affermazioni non devono lasciarci stupiti: oggi i mondi di gioco del Metaverso sono diventati vere e proprie esperienze sociali, quindi oltre a giocare, si può fare davvero tanto altro. L’idea dei giochi sociali è già stata inserita nel mondo virtuale, ma nei fatti quest iultimi lo hanno preceduto di diversi anni. Man mano che questi giochi sociali cresceranno in popolarità, i nuovi arrivati li useranno in modi inaspettati. Per esempio, la rappresentante degli Stati Uniti, Alexandria Ocasio-Cortez di New York, sta già utilizzando i giochi online per aiutare a raccogliere fondi per beneficenza. E le famiglie li hanno utilizzati per organizzare feste di compleanno durante la pandemia.

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