E’ operativa l’Unità mobile ‘Salute e inclusione’, un camper attrezzato con strumentazioni mediche per fornire una vasta gamma di prestazioni sanitarie e un orientamento sull’accesso ai servizi medici ai soggetti fragili e senza fissa dimora di Roma. Fortemente voluto e sostenuto da Fondazione Consulcesi, in alleanza con la Federazione medici di medicina generale (Fimmg) della Capitale, il nuovo servizio di assistenza sociosanitaria – spiega una nota congiunta – intende rafforzare il sistema sanitario del territorio, incentivando la collaborazione tra le organizzazioni benefiche che operano ai margini della nostra società. “Sentiamo la responsabilità di tendere una mano a tutti coloro che stanno attraversando momenti di difficoltà, come migranti, persone senza fissa dimora, emarginati, membri delle comunità straniere. Nessuno deve essere lasciato solo o indietro”, afferma Massimo Tortorella, presidente Consulcesi. “La salute di uno è la salute di tutti – aggiunge Simone Colombati, presidente Fondazione Consulcesi – Non può esserci inclusione se non si lavora insieme per ridurre le differenze di accesso a cure e assistenza sanitarie”. “Sono fermamente convinto dell’importanza della cooperazione – osserva Giuseppe Quintavalle, commissario straordinario della Asl Roma 1 – soprattutto quando è finalizzata a creare una rete di sostegno che possa garantire, a volte con poco, grandi risultati a chi vive situazioni di complessità sociosanitaria. La Asl Roma 1 è pronta a fare la propria parte per rispondere ai bisogni di salute delle persone e a offrire sostegno a Fondazioni come questa, la cui mission è in piena sintonia con il sistema sanitario regionale”. La collaborazione a questi progetti “è doverosa – sottolinea Pierluigi Bartoletti, segretario romano e vicesegretario nazionale Fimmg – nel rappresentare la vicinanza, a chi ha più bisogno, di una medicina della persona, del rapporto con un medico che, per vocazione e per professione, fa del contatto umano e del rapporto di vicinanza uno dei suoi punti di forza, soprattutto in un momento come questo dove bisogna continuare a esprimere valori come solidarietà e vicinanza, soprattutto a coloro che ne hanno più bisogno”. Il camper dell’Unità mobile – in piena sintonia con la mission di Fondazione Consulcesi di ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure sanitarie, si legge nella nota – è volto a sostenere i bisogni dei più fragili con progetti ad alto impatto sociale, attraverso la realizzazione di attività proprie e in collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati. Nel concreto, si tratta di fornire uno strumento di supporto in concomitanza con la distribuzione serale dei pasti, da parte di altre organizzazioni o enti del Terzo settore. In particolare, l’Unità mobile organizza punti di assistenza medico-sanitaria, screening e vaccinazioni, formazione sulla prevenzione delle malattie e orientamento sul sistema sanitario e sull’accesso ai servizi, con diffusione delle mappe digitali di fruibilità dei servizi sociosanitari. “Il progetto – rimarca Colombati – è rivolto in particolare a soggetti fragili che vivono momenti di difficoltà, come migranti, persone senza fissa dimora, emarginati, membri delle comunità straniere, nella consapevolezza che ‘senza dimora’ non significhi soltanto ‘senza casa’, ma in generale indichi situazioni di disagio individuale più complesse: senza ambiente di vita, sole e senza una rete di supporto”. L’accesso al supporto sanitario è totalmente gratuito e fruibile in giorni precisi dalle 18.30 alle 20.30 (mesi estivi dalle 19-19.30 alle 21-21.30): lunedì, Piazza SS. Apostoli; martedì, Piazzale dei Partigiani (Stazione Ostiense); giovedì, parcheggio della Stazione Tuscolana.
A Roma ‘Salute e inclusione’, camper per l’assistenza a fragili ed emarginati. Ecco il progetto socio – sanitario firmato Consulcesi Fimmg locale
E’ operativa l’Unità mobile ‘Salute e inclusione’, un camper attrezzato con strumentazioni mediche per fornire una vasta gamma di prestazioni sanitarie e un orientamento sull’accesso ai servizi medici ai soggetti fragili e senza fissa dimora di Roma. Fortemente voluto e sostenuto da Fondazione Consulcesi, in alleanza con la Federazione medici di medicina generale (Fimmg) della Capitale, il nuovo servizio di assistenza sociosanitaria – spiega una nota congiunta – intende rafforzare il sistema sanitario del territorio, incentivando la collaborazione tra le organizzazioni benefiche che operano ai margini della nostra società. “Sentiamo la responsabilità di tendere una mano a tutti coloro che stanno attraversando momenti di difficoltà, come migranti, persone senza fissa dimora, emarginati, membri delle comunità straniere. Nessuno deve essere lasciato solo o indietro”, afferma Massimo Tortorella, presidente Consulcesi. “La salute di uno è la salute di tutti – aggiunge Simone Colombati, presidente Fondazione Consulcesi – Non può esserci inclusione se non si lavora insieme per ridurre le differenze di accesso a cure e assistenza sanitarie”. “Sono fermamente convinto dell’importanza della cooperazione – osserva Giuseppe Quintavalle, commissario straordinario della Asl Roma 1 – soprattutto quando è finalizzata a creare una rete di sostegno che possa garantire, a volte con poco, grandi risultati a chi vive situazioni di complessità sociosanitaria. La Asl Roma 1 è pronta a fare la propria parte per rispondere ai bisogni di salute delle persone e a offrire sostegno a Fondazioni come questa, la cui mission è in piena sintonia con il sistema sanitario regionale”. La collaborazione a questi progetti “è doverosa – sottolinea Pierluigi Bartoletti, segretario romano e vicesegretario nazionale Fimmg – nel rappresentare la vicinanza, a chi ha più bisogno, di una medicina della persona, del rapporto con un medico che, per vocazione e per professione, fa del contatto umano e del rapporto di vicinanza uno dei suoi punti di forza, soprattutto in un momento come questo dove bisogna continuare a esprimere valori come solidarietà e vicinanza, soprattutto a coloro che ne hanno più bisogno”. Il camper dell’Unità mobile – in piena sintonia con la mission di Fondazione Consulcesi di ridurre le disuguaglianze nell’accesso alle cure sanitarie, si legge nella nota – è volto a sostenere i bisogni dei più fragili con progetti ad alto impatto sociale, attraverso la realizzazione di attività proprie e in collaborazione con altri soggetti, pubblici e privati. Nel concreto, si tratta di fornire uno strumento di supporto in concomitanza con la distribuzione serale dei pasti, da parte di altre organizzazioni o enti del Terzo settore. In particolare, l’Unità mobile organizza punti di assistenza medico-sanitaria, screening e vaccinazioni, formazione sulla prevenzione delle malattie e orientamento sul sistema sanitario e sull’accesso ai servizi, con diffusione delle mappe digitali di fruibilità dei servizi sociosanitari. “Il progetto – rimarca Colombati – è rivolto in particolare a soggetti fragili che vivono momenti di difficoltà, come migranti, persone senza fissa dimora, emarginati, membri delle comunità straniere, nella consapevolezza che ‘senza dimora’ non significhi soltanto ‘senza casa’, ma in generale indichi situazioni di disagio individuale più complesse: senza ambiente di vita, sole e senza una rete di supporto”. L’accesso al supporto sanitario è totalmente gratuito e fruibile in giorni precisi dalle 18.30 alle 20.30 (mesi estivi dalle 19-19.30 alle 21-21.30): lunedì, Piazza SS. Apostoli; martedì, Piazzale dei Partigiani (Stazione Ostiense); giovedì, parcheggio della Stazione Tuscolana.