Sanatoria immigrati 2020: le stime parlano di mezzo milioni di interessati

Con l’approvazione del Decreto Rilancio è stata introdotta una nuova procedura che consente ai datori di lavoro che si avvalevano di personale non dichiarato di far emergere il lavoro in nero e di regolarizzare i loro dipendenti. L’incentivo alla regolarizzazione dei lavoratori è dato dal fatto che grazie alla sanatoria approvata sarà possibile dichiarare i lavoratori in nero senza subire alcun tipo di sanzione.

Il Governo ha fatto anche delle stime per prevedere a quanto potrebbero ammontare le richieste. La procedura per la regolarizzazione sarà attiva dal 1 giugno 2020 e la dichiarazione del lavoro in nero potrà essere fatta fino al 15 luglio 2020, termine ultimo per regolarizzare i lavoratori che non hanno un contratto senza subire sanzioni.

Tenendo conto dei dati delle precedenti sanatorie, le quali risalgono al 2009 ed al 2012, il Governo prevede che ci saranno circa 220.000 richieste durante il periodo di validità della nuova sanatoria. In realtà i fattori da prendere in esame sono molteplici ed è probabile che il numero previsto sia una sottostima di quello che sarà il reale numero di adesioni.

Le categorie di lavoratori domestici e di braccianti agricoli raccolgono infatti circa 1,1 milioni di lavoratori non regolari in Italia, secondo quanto calcolato dall’Istat. Tra questi ci sarebbero sia cittadini italiani senza contratto di lavoro regolare, sia cittadini stranieri provenienti dai paesi UE ed extra-UE anch’essi senza contratto. Facendo riferimento invece ai dati dell’Ismu aggiornati all’1 gennaio 2019, in Italia fino allo scorso anno ci sarebbero stati 562.000 stranieri con lavoro irregolare nel nostro paese.

Questi dati mostrano che i lavoratori senza un regolare contratto in Italia sono molti e portano ad ipotizzare che le stime fatte dal Governo italiano mostrino in realtà dei numeri più bassi rispetto a quello che accadrà davvero. Si pensa che i lavoratori interessati dalla sanatoria e dunque regolarizzati potranno raggiungere il mezzo milione, ben oltre i circa duecentomila previsti dal Governo. Per avere dei numeri precisi della portata di questa sanatoria bisognerà comunque attendere la fine della seconda settimana di luglio, quando la procedura di regolarizzazione verrà chiusa.

Per approfondire il tema della regolarizzazione degli immigrati irregolari e capire come sfruttare al meglio l’opportunità creata dal Decreto Rilancio, si può leggere la pubblicazione Sanatoria sulla regolarizzazione degli immigrati scritta dall’Avv. Iacopo Maria Pitorri, uno dei massimi esperti legali in Italia in questo ambito della giurisprudenza ed autore di una pubblicazione chiara ma al tempo stesso completa riguardo la nuova sanatoria.

Sanatoria immigrati 2020: le stime parlano di mezzo milioni di interessati

Con l’approvazione del Decreto Rilancio è stata introdotta una nuova procedura che consente ai datori di lavoro che si avvalevano di personale non dichiarato di far emergere il lavoro in nero e di regolarizzare i loro dipendenti. L’incentivo alla regolarizzazione dei lavoratori è dato dal fatto che grazie alla sanatoria approvata sarà possibile dichiarare i lavoratori in nero senza subire alcun tipo di sanzione.

Il Governo ha fatto anche delle stime per prevedere a quanto potrebbero ammontare le richieste. La procedura per la regolarizzazione sarà attiva dal 1 giugno 2020 e la dichiarazione del lavoro in nero potrà essere fatta fino al 15 luglio 2020, termine ultimo per regolarizzare i lavoratori che non hanno un contratto senza subire sanzioni.

Tenendo conto dei dati delle precedenti sanatorie, le quali risalgono al 2009 ed al 2012, il Governo prevede che ci saranno circa 220.000 richieste durante il periodo di validità della nuova sanatoria. In realtà i fattori da prendere in esame sono molteplici ed è probabile che il numero previsto sia una sottostima di quello che sarà il reale numero di adesioni.

Le categorie di lavoratori domestici e di braccianti agricoli raccolgono infatti circa 1,1 milioni di lavoratori non regolari in Italia, secondo quanto calcolato dall’Istat. Tra questi ci sarebbero sia cittadini italiani senza contratto di lavoro regolare, sia cittadini stranieri provenienti dai paesi UE ed extra-UE anch’essi senza contratto. Facendo riferimento invece ai dati dell’Ismu aggiornati all’1 gennaio 2019, in Italia fino allo scorso anno ci sarebbero stati 562.000 stranieri con lavoro irregolare nel nostro paese.

Questi dati mostrano che i lavoratori senza un regolare contratto in Italia sono molti e portano ad ipotizzare che le stime fatte dal Governo italiano mostrino in realtà dei numeri più bassi rispetto a quello che accadrà davvero. Si pensa che i lavoratori interessati dalla sanatoria e dunque regolarizzati potranno raggiungere il mezzo milione, ben oltre i circa duecentomila previsti dal Governo. Per avere dei numeri precisi della portata di questa sanatoria bisognerà comunque attendere la fine della seconda settimana di luglio, quando la procedura di regolarizzazione verrà chiusa.

Per approfondire il tema della regolarizzazione degli immigrati irregolari e capire come sfruttare al meglio l’opportunità creata dal Decreto Rilancio, si può leggere la pubblicazione Sanatoria sulla regolarizzazione degli immigrati scritta dall’Avv. Iacopo Maria Pitorri, uno dei massimi esperti legali in Italia in questo ambito della giurisprudenza ed autore di una pubblicazione chiara ma al tempo stesso completa riguardo la nuova sanatoria.

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